Non basta sul Tordino, oggi veleno da una concimaia sul Vezzola FOTO VIDEO

TERAMO – Giusto il tempo di individuare e denunciare l’autore del doppio grave atto di offesa al fiume Tordino del 15 e del 19 novembre scorsi, che ecco altri vandali compiere un altro attentato, stavolta ai danni del torrente Vezzola. Questa mattina di buonora, alcuni cittadini hanno segnalato e denunciato al vigile ecologico del comune di Teramo, Vincenzo Calvarese, la presenza di una lunga scia di schiuma e residui organici lungo il letto del torrente nel tratto che va dal palazzetto dello sport di Scapriano fino al ponte del Michelangelo. Schiuma bianca, a tratti molto gonfia su rocce e bordi del letto torrentizio, omogena e purtroppo intrisa di ammoniaca, residui organici e altre sostanze tossiche per il corso d’acqua in altri. Sul posto oltre a Calvarese si sono portati anche i carabinieri, il vicecomandante delle guardie municipali Saverio Finocchi e gli agenti del Corpo Forestale della stazione di Tossicia che hanno subito avviato le indagini, dopo aver prelevato diversi campioni di acqua del Vezzola. Uno spettacolo inquietante e al tempo stesso deprimente: non è difficile intuire che gli autori di questo scempio, ancora una volta, sono molto probabilmente i titolari di aziende agricole e allevamenti presenti a monte del torrente, scorretti, insensibili ma soprattutto arroganti nella loro convinzione di essere intoccabili e non identificabili. Le indagini della Forestale hanno subito preso un indirizzo preciso. Nonostante il torrente si formi in questa zona grazie alla confluenza di altri piccoli corsi d’acqua, la firma su questo ennesimo scempio ambientale è abbastanza chiara ed evidente e riconduce fino al confine tra il territorio comunale di Teramo e quello di Campli. E’ qui che è statio scovato l’allevamento che ha procurato lo scempio ambientale: è infatti tracimata una concimaia agricola, con tutto il suo velenoso contenuto. Un rapporto è stato rimesso al sostituto procuratore Bruno Auriemma che nelle prossime ore dovrà adottare i primi provvedimenti penali, mentre la Forestale si appresta a irrogare le pesanti sanzioni amministrative.